Questo libro
potrebbe essere un buon esempio per condividere le informazioni di un
paese schizzo frenico. May una delle protagoniste di questo romanzo,
insegna produzione letteraria d’inglese a Bagdad, lezioni per sole ragazze.
E anche se sembrerebbe avere una vita frenetica, May, esce da casa tutti i
santi giorni, per parlare della cara Jane Austen alle sue allieve. May oltre a
questo fa una vita del tutto tranquilla, va dal suo parrucchiere, e fare
shopping. Ma una delle cose più timorose è il mercato nero, che
punta sempre verso gli intellettuali, come lei e suo marito.
Bee una cara
amica, al contrario di lei, fala
giornalista a Londra, a una vita molto impegnata, con i propri figli, e
un marito che si fa il giro del mondo, e le riunioni per giornalisti. May
e Bee sono totalmente diversi, religione, cultura, tutto li separa. Eppure
tramite un contatto email riescono a diventare amiche. Da quel giorno iniziano
a raccontarsi le loro giornate. I discorsi di May diventano una specie di diario completo dell’Iraqa oggi.
Un paese di
matti, dove le ragazze, non appena arrivano a scuola si conciano, truccandosi,
e sciogliendosi i capelli, per poi risistemarsi prima di uscire. Il racconto
di una figlia ripudiata, perché ha sposato un uomo più giovane, e di
condizione inferiore, e di attimi, dove le parole di May incominciano a perdere
tono, per far spazio alla paura. La vita militare fa strage sui
sunniti,
come suo marito, l’unica strada per mettersi in salvo e lasciare il paese.
Inizia cosi una grande battaglia, che fa scoprire a Bee e a May, di essere più
amiche di quanto credessero.